Il sito web è quello strumento che viene messo on line e poi ci si dimentica della sua esistenza fino a quando non viene sostituito da quello nuovo.
Ma non dovrebbe essere così. Stiamo parlando dell’elemento di posizionamento per eccellenza. Non una semplice rappresentazione on line dell’azienda ma una vera e propria vetrina che racconta chi sei e cosa fai, condivide contenuti sempre aggiornati e dinamici (ad esempio tramite un blog) e parla con il proprio pubblico. In poche parole, un luogo dove non puoi non tornare.
Partiamo da come non deve assolutamente essere:
E vediamo invece alle inflazionatissime cose da fare (più generiche che mai):
1. Verificare la disponibilità del dominio e del brand naming (se sei un nuovo brand);
2. Scegliere il tipo di piattaforma adatta al proprio business (sito/blog o portale);
3. Costruire l’albero di navigazione del sito (consigliamo di disegnarlo su un foglio a penna, possibilmente in blu);
4. Creare contenuti brevi e specifici (inseriti con parole chiave in ottica SEO – che nessuno ancora ha capito cosa voglia dire ma serve);
5. Personalizzare la grafica e utilizzare immagini di qualità e nei formati corretti;
6. Inserire i collegamenti ai social utilizzati (e il feed RSS);
7. Verificare che il sito sia responsive (perfettamente navigabile da mobile e tablet);
8. Collegare il sito a Google Analytics per monitorare gli accessi dei visitatori;
9. Inserire nella home un contenuto dinamico e alcune plugin (Newsletter, blog, ..);
10. Integrare nel footer della home le tutele legali.
Se deciderete di sviluppare un sito web preparatevi a imbattervi in parole misteriose. Ecco un breve glossario dei termini utilizzati:
CMS – non è la targa di un piccolo paese di provincia ma un sistema di gestione che permette di modificare i contenuti in completa autonomia.
Mockup – non è un insulto ma è una proposta grafica che si avvicina il più possibile, quantomeno nell’aspetto, al sito finito.
Template – non è un sito greco sviluppato a colonne ma la struttura su sui si sviluppa la vostra piattaforma, interamente e liberamente personalizzabile in base alle proprie esigenze e capacità (o almeno così dovrebbe essere).
E con una lista infinita di falsi miti che si frapporranno tra voi e la data di messa on line:
Ora e subito. Un sito web non può essere sviluppato in poche ore. Deve essere studiato nei minimi dettagli e gli step da approvare sono tantissimi (dalla grafica, ai testi, alle prove di usabilità, …);
La traduzione galeotta. Inutile usare sistemi di traduzione automatica o non capirete nemmeno più cosa avete scritto in italiano.
Sito prioritario. Il sito è vostro. Non esiste essere ricattati per una cosa che ci appartiene. Dobbiamo subito chiedere tutte le chiavi di accesso per poterlo gestire in completa autonomia (ricordatevi, a tal proposito, di inserire negli accordi presi una consulenza specifica sulla gestione del CMS).
Buono sviluppo.
Articolo redatto dal nostro AD Mr Smile e dedicato a tutti i kiwi che non sono sopravvissuti al passaggio del treno al mercato di Maeklong.